Riscaldare in assenza di corrente si puo’

L’importanza del riscaldamento a legna, d’inverno, lo si sente solo quando viene a mancare. Gli inverni italiani sanno essere rigidi ed improvvisi, con copiose nevicate (soprattutto negli ultimi anni) ed improvvisi disagi con la corrente elettrica
Alcuni tipi di stufe moderne vanno in blocco automatico quando si verificano cali di tensione: è un meccanismo che può provocare surriscaldamento della stufa (se all’interno brucia ancora combustibile) e, un po’ alla volta, il fuoco va comunque a spegnersi, non essendo più alimentato.

Molti modelli di stufe a legna attuali non risentono di questo problema, poiché possono continuare a funzionare per ore anche senza corrente elettrica: finchè lo si alimenta può funzionare, basta infatti aprire lo sportello per inserire legna nuova, regolare manualmente i comandi dell’aria primaria e secondaria, e la combustione si riavvierà da sola, come i modelli Talika di Lowenberg (dotata anche di accumulo superiore) e Cove II di Charnwood (alimentabile sia a legna che a carbone).

Ci sono poi alcuni modelli di stufe che non necessitano del continuo inserimento di nuova legna poiché sono in grado di riscaldare fino a 12 ore con un solo carico: sono le stufe dotate di tecnologia Woodbox®, brevettata da Nestor Martin, la storica ditta belga. Sia sui modelli tradizionali come la stufa S33, che sulle stufe a legna contemporanee della serie TQ-TQH e gli inserti IQ-IQH, è possibile ottenere una lunga autonomia di combustione ed è possibile riattivare la combustione anche dopo 12 ore sul letto di brace che continua a lavorare silenzioso nella camera di combustione

La scelta del riscaldamento a legna è una scelta intelligente, ecologica e sana, soprattutto sul territorio italiano dove gli inverni sono sempre più corti e rigidi, e i disagi legati agli sbalzi di corrente sono sempre più frequenti: ma, nonostante questo, riscaldare a legna è sempre una scelta di vita e di benessere per la casa e per tutta la famiglia.